La Colombia è l’unico Stato in America Latina che non ha mai creato politiche pubbliche per garantire la ridistribuzione delle terre, almeno fino al 2015.
Per l’attuazione
del punto uno dell’Avana è stato necessario creare istituzioni incaricate di svolgere quanto previsto e firmato dal governo Santos e i vertici delle FARC nell’accordo di pace. Per questo motivo sono state create nel 2015 tre enti : l’Agenzia Nazionale di Terre, l’Agenzia per il Rinnovamento Territoriale e l’Agenzia per lo Sviluppo Rurale.
L’Agenzia per il Rinnovamento Territoriale è stata creata per articolare gli sforzi dei diversi settori che intervengono nel mondo rurale e per fungere da gestore e supervisore dei processi di pianificazione partecipativa a livello comunale, sub-regionale e degli investimenti che ne derivano.
Il decreto 2366 del 2015 creò l’Agenzia per il rinnovamento del territorio e stabilì «il coordinamento dell’intervento di entità nazionali e territoriali nelle aree rurali più colpite dal conflitto dal governo nazionale, attraverso l’esecuzione di piani e progetti per il rinnovamento territoriale di queste zone, che consentono la loro riattivazione economica, sociale e il rafforzamento istituzionale in modo che possano essere integrate in modo sostenibile per lo sviluppo del paese».
L’Agenzia per il Rinnovamento Territoriale coordina anche i
programmi di sviluppo territoriale (PDETS) creati dal decreto 893 del 2017.
I PDETS sono uno strumento di pianificazione e gestione per attuare in via prioritaria i piani e i programmi settoriali nel quadro della Riforma Rurale Integrale (RRI) e delle misure pertinenti stabilite dall’accordo finale, in coordinamento con i piani territoriali nei comuni prioritari. I PDETS saranno formulati una sola volta e resteranno validi per dieci anni
. La riduzione delle differenze di benessere e povertà tra popolazione rurale e urbana è il punto di partenza di questi strumenti.
Secondo la legge
16 PDET saranno sviluppati in 170 comuni, dove verranno implementati progetti per la trasformazione del territorio in tema di salute, istruzione, infrastrutture, alloggio, accesso all’acqua potabile, energia, risoluzione problemi legati all’igene di base e accesso al cibo. Tutto questo nelle comunità prioritarie con tassi più alti d’incidenza del conflitto armato, povertà, debolezza istituzionale e presenza di coltivazioni illecite. L’obiettivo è raggiungere la trasformazione strutturale dell’ambiente rurale e un rapporto equo tra la campagna e la città, al fine di garantire:
- Il benessere della popolazione nelle aree rurali – bambini, uomini e donne – rendendo effettivi i loro diritti politici, economici, sociali e culturali eliminando gli effetti prodotti dal conflitto;
- La protezione della ricchezza plurietnica e multiculturale affinché contribuisca alla conoscenza, all’organizzazione della vita, all’economia, alla produzione e al rapporto con la natura;
- Lo sviluppo dell’economia contadina e familiare (cooperativa, reciproca, comunitaria, micro-imprenditoriale e associativa) e delle proprie forme di produzione (di popoli, comunità e gruppi etnici), attraverso l’accesso integrale alla terra e alla proprietà. I PDETS interverranno con pari enfasi in spazi interetnici e interculturali in modo che possano effettivamente assicurare uno sviluppo e una convivenza armoniosa;
- Lo sviluppo e l’integrazione delle regioni abbandonate e colpite dal conflitto, attuando investimenti pubblici progressivi concordati con le comunità, al fine di raggiungere la convergenza tra la qualità della vita rurale e urbana rafforzando i legami tra la città/campagne;
- Il riconoscimento e la promozione di organizzazioni comunitarie, comprese le organizzazioni femminili, in modo che siano attori di prima linea nella trasformazione strutturale delle campagne;
- la trasformazione dell’ambiente rurale colombiano uno scenario di riconciliazione in cui tutti lavorano per uno scopo comune: la costruzione della pace.
