Le isole fluttuanti degli Urus nel lago Titicaca

Piccole casette diroccate e colorate si affacciano sul maestoso e gelido lago Titicaca già dalle prime luci dell’alba, per cercare di intercettare i freddi raggi solari che, a 4000 metri di altezza, scaldano appena la città peruviana di Puno.

La città, che conta circa 140.000 abitanti, si trova a sud del Perù. Le sue strade sono strette e leggermente in pendenza. Il grande lago domina quasi tutto il paesaggio dal mirador El Condor, il punto più alto di Puno. Il Lago Titicaca, situato sulla catena delle Ande tra Perù e Bolivia, è uno dei più grandi del Sud America, nonché il lago navigabile alla maggiore altitudine del mondo. Con le sue numerose rovine, è considerato il luogo di origine degli Inca. Gli abitanti del Titicaca Gli «Urus«, che tradotto in spagnolo castigliano significa «quelli dell’aurora» meglio conosciuti come Jas-Shoni (uomini dell’acqua) e Kot’suña (uomini del lago), sono gli abitanti delle isole fluttuanti (Islas flotantes) del lago Titicaca. Sono una popolazione di origine antichissima, stanziatasi sulle rive del lago secondo gli storici circa 10.000 anni fa.

Piccole comunità di indigeni Urus per scappare dalle crudeltà e dalle barbarie dell’impero Inca, arrivato a dominare le sponde del Titicaca, hanno deciso di rifugiarsi all’interno del lago per sopravvivere. Mentre i vicini Inca parlavano la lingua Quechua, nelle comunità di etnia Urus era popolare la lingua Aymara. Le isole fluttuanti degli Urus sono ancora oggi situate nel mezzo del lago Titicaca. Misurano circa 30,50 e 70 metri quadrati e sono completamente galleggianti. Nella stagione delle piogge quando il livello del lago cresce queste isole si adattano al suo livello. Sono costruite con radici, paglia e altri materiali 100% naturali. il problema è che ogni tanto il materiale a contatto con l’acqua si deteriora ed è necessario costruirne di nuove. Se si salta sul terreno il suolo «balla» letteralmente. Si ha la sensazione di essere su un gigante tappeto di gomma. Nelle due isole più grandi ci sono due scuole, una pubblica e una avventista cosi come due templi . Gli Urus venerano figure come il puma, il condor, il serpente e la luna.

Dal 2000 queste sono aperte al turismo di massa. Per visitarle è possibile rivolgersi direttamente alle numerose agenzie viaggio di Puno che offrono tour di 1, 2 o 3 giorni. Durante un tour, a cui presi parte lo scorso novembre, ho notato che le popolazioni Urus, ormai abituate a ricevere turisti ogni giorno, hanno perso parte della loro originalità e tradizione. La storia del lago Titicaca è imponente, la cordigliera andina e le sue comunità indigene rappresentano un patrimonio inestimabile per l’umanità che il governo del Perù dovrebbe continuare a tutelare, magari con maggior attenzione.    

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