Le vie di fuga di Panama

Approfondimento dedicato a Panama, paese da cui prende il nome il famoso e suggestivo canale, e che oltre ad essere un paradiso tropicale è da molti considerato un paradiso fiscale.
Panama è un paese di immigrazione composto per la maggior parte (65%) della popolazione da meticci. A causa della immigrazione di origine africana e jamaicana, il 14% è composto da discendenti di neri, mulatti o zambo. Si estende su una superficie di 78 200 km², un quarto dell’Italia per intenderci. Dal 1903 si separò dalla Colombia, sotto forti pressioni degli Stati Uniti che vedevano nella sua creazione la possibilità d’intervenire direttamente in America centrale.

Il Canale di Panama, che collega l’oceano Atlantico con il Pacifico, fu aperto nel 1914 e riconsegnato alla Repubblica di Panama il 31 dicembre del 1999 dagli USA. I quali in questi ultimi settanta anni hanno beneficiato degli introiti generati dal telepass interoceanico. Il trattato Hay-Pauncefote del 1901 firmato dagli USA e da Panama sanciva il diritto dei nordamericani permanente di difendere il canale da ogni minaccia che potesse interferire con la sua accessibilità continuata e neutrale alle navi in transito di tutte le nazioni. Mentre il trattato di Hay-Bunau Varilla del 1903 indicava il  termine dell’affitto del canale.

Curiosità
Panama ha il più basso indice di disoccupazione di tutta l’America (2,1%) ed è stato nel 1945 uno dei 51 paesi fondatori delle Nazioni Unite nel 1945.
E’ una Repubblica Presidenziale. Juan Carlos Varela, leader del partito panamense diventò presidente nel 2014 ottenendo il 39,09 % dei consensi. Nel 2019 ci saranno le nuove elezioni presidenziali e parlamentari.
Visitando la pagina ufficiale della presidenza della Repubblica di Panama appare una galleria curiosa nella home page, dove il presidente Varela viene presentato in numerose foto in presenza di bambini e personaggi sportivi. Più che un sito governativo d’informazione questa piattaforma è gestita come principale strumento di propaganda personale del presidente in attesa della ricandidatura il prossimo anno.

Economia

L’economia panamense è sempre in costante crescita e non risente quasi mai degli effetti provocati dalle crisi economiche che si presentano sporadicamente nel mondo. Malgrado queste positive notizie l’indice di povertà estrema è del 9,9% secondo Forbes . Panama è l ennesimo esempio del fatto che qualcosa in questo sistema non funziona. Nonostante il PIL cresca i benefici per la popolazione più vulnerabile sono minimi se non addirittura inesistenti.

Elecnor, multinazionale spagnola che opera nel settore energetico, ha annunciato pochi giorni fa la costruzione un parco eolico a Panama per un investimento totale di circa 125 milioni di dollari.
Sebbene Panama conti con una modesta estensione territoriale ha infinite opportunità di crescita economica e di beneficiare degli investimenti diretti esteri.
Dal 2018 la Repubblica centroamericana non è più presente nella black list dei paradisi fiscali, redatta e aggiornata ogni anno, dall’ Unione Europea perché  si è impegnata politicamente a intraprendere processi di equità fiscale e adottare emendamenti legislazione per monitorare i tentativi di evasione fiscale. Tuttavia questo non sembra spaventare gli investitori internazionali che sembrano continuare a puntare su questo piccolo e soleggiato paradiso.

Cos’è un paradiso fiscale e perché Panama viene ricompreso in questa categoria
Secondo l’autorevole enciclopedia Treccani nel linguaggio corrente il termine paradiso fiscale individua un Paese che offre un trattamento fiscale privilegiato, rispetto alla generalità degli altri Stati, al fine di attirare capitali di provenienza estera.

  • L’economica panamense utilizza due canali monetari : Il Balboa, moneta ufficiale per i movimenti di capitale interni, e il dollaro, perché considerato più sicuro e affidabile per le transazioni internazionali. Fattore peculiare della piccola repubblica centroamericana è che i paesi confinanti, Colombia e Costa Rica, sono grandi produttori di coltivazioni illecite come coca e marijuana. Questa caratteristica colloca Panama in una zona di alto rischio di riciclaggio internazionale di proventi derivanti da attività illecite.
  • Individualmente il Canale rappresenta il 6% del PIL. Questo che si traduce in una fonte sicura di entrate per le autorità, almeno fino alla realizzazione di un progetto simile in Nicaragua ad opera di investori cinesi.
  • Zero burocrazia e zero controlli. Creare una società finanziaria a Panama è semplicissimo. Non è necessario esibire alle autorità locali alcuna dichiarazione fiscale o dei redditi. Numerose imprese che operano nel settore finanziario non hanno nessun obbligo di versare le imposte.
    Il numero limitato di abitanti permette di ridurre al minimo il carico fiscale, condizione che allo stesso tempo li trasforma in una destinazione privilegiata per gli investimenti diretti esteri da cui dipende il loro sviluppo. I paradisi fiscali sono anche paesi in cui vige il segreto bancario: gli scambi di informazioni con il fisco e le autorità tributarie di altre nazioni sono rari.

Se volete approfondire i temi delle elezioni e della politica di Panama, dei paradisi fiscali e degli altri argomenti trattati in questo articolo su Panama vi suggeriamo i seguenti link:

Presidenza della Repubblica di Panama.

Pagina dedicata al turismo.

Risultati elettorali delle elezioni del 2014

Paradisi fiscali

Lista delle categorie di paradisi fiscali-

Decisione UE sul riconoscimento di Panama come paradiso fiscale

 

 

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