Cooperazione allo sviluppo dell’UE: Il Budget support in Bolivia, Paraguay e Colombia

In questo articolo parleremo della Cooperazione allo sviluppo dell’UE in tre paesi dell’America Latina: Bolivia, Paraguay e Colombia. In particolare, verranno analizzati gli interventi europei a sostegno dei bilanci nazionali per promuovere lo sviluppo locale e raggiungere gli ambiziosi obiettivi dell’Agenda 2030.

Le politiche di cooperazione allo sviluppo sono l’insieme di politiche attuate da un governo, o da un’istituzione multilaterale, che mirano a creare le condizioni necessarie per lo sviluppo economico e sociale in un altro paese. Il Budget support (sostegno di bilancio) è una delle politiche di cooperazione più utilizzate dall’Unione Europea (UE). Tra il 2014 e il 2019, si stima che il 60% dei fondi europei destinati ai bilanci nazionali dei paesi in via di sviluppo ha contribuito direttamente all’implementazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) dell’Agenda 2030, per un importo totale di circa 7 miliardi di euro. 

L’Agenda 2030 è un documento approvato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) il 25 settembre del 2015. La risoluzione è composta da 17 macro-obiettivi da raggiungere entro appunto il 2030. L’Agenda può essere considerata come una vera e propria guida allo sviluppo per i governi, le amministrazioni locali e i cittadini dei paesi che l’hanno sottoscritta.

Il Budget support comporta trasferimenti di denaro diretti dalle “casse” europee al tesoro nazionale dei paesi partner impegnati a portare avanti le riforme con l’obiettivo di migliorare la loro condizione economica-sociale. Questi investimenti sono subordinati al dialogo politico, alla valutazione delle prestazioni e allo sviluppo di capacità ed al rispetto dello stato di diritto (la cosiddetta condizionalità). Le politiche di budget support adottate dalle istituzioni europee hanno contribuito a dimezzare il tasso di povertà nei paesi partner negli ultimi 15 anni (OSS1). Infine, il sostegno al bilancio dell’UE aiuta a controllare e contenere la corruzione. È dimostrato che i paesi beneficiari di fondi europei che confluiscono direttamente nel bilancio ottengono risultati migliori nel controllo della corruzione rispetto ad altri paesi in via di sviluppo ed emergenti (OSS16). 

In Bolivia

Il sostegno dell’UE ha aiutato 3.665 famiglie ad accedere ai servizi di irrigazione e a diversificare le produzioni agricole. In Bolivia, l’UE sostiene il programma nazionale per il rafforzamento agricoltura familiare e sovranità alimentare in 35 comuni situati nelle aree più fragili e nelle zone di produzione di foglie di coca. Il sostegno al bilancio dell’UE ha contribuito alla creazione di sistemi d’irrigazione su una superficie pari a 2 449 ettari, consentendo a 3 665 famiglie di aumentare e diversificare la propria produzione familiare.  Più di 80.000 famiglie hanno ricevuto titoli di proprietà fondiaria tra luglio 2018 e luglio 2019 in un paese dove l’accesso alla terra non è un diritto garantito a tutti. Complessivamente, il programma dell’UE in Bolivia contribuisce all’OSS 2 (fame zero) ma anche all’OSS 8 (lavoro dignitoso), OSS 10 (riduzione delle disuguaglianze) e OSS 16 (pace, giustizia e istituzioni forti).

In Paraguay

L’UE ha cooperato al raggiungimento di importanti obiettivi in ambito educativo sostenendo direttamente il programma educativo paraguaiano dal 2014 al 2017. Questo ha permesso un aumento del 7,1% del numero di studenti che sono riusciti ad avere accesso per la prima volta alla scuola primaria. Sono anche aumentate del 2,9% le iscrizioni al livello secondario superiore. Il Paraguay è una nazione giovane considerando che 50% della popolazione ha meno di 25 anni. Il sostegno dell’UE si concentra sull’eliminazione delle barriere che limitano l’accesso all’istruzione e sul miglioramento della sua qualità. Il sistema nazionale di valutazione degli insegnanti è stato rafforzato grazie all’adozione di un manuale di valutazione delle prestazioni degli insegnanti che ha portato alla valutazione di 2.904 insegnanti a fine 2017.

In Colombia

L’UE ha contribuito a combinare opportunità di investimenti e obiettivi ambientali nelle aree colpite dal conflitto colombiano. Un conflitto che ha causato quasi 7 milioni di sfollati interni, migliaia di vittime e ferite difficili da curare, in più di cinquant’anni di confronto armato tra guerilla, militari e narcotrafficanti. La costruzione della pace passa necessariamente, oltre che dalla riconciliazione nazionale, dalla crescita verde nelle aree emarginate colpite da conflitti. L’intervento europeo e il sostegno alle politiche implementate dalla Colombia hanno contribuito a consolidare il quadro giuridico per le imprese forestali responsabili garantendo l’incentivo di un consumo sostenibile di legname. Queste politiche hanno sostenuto l’economia locale colombiana nei parchi naturali (spesso praticata da comunità indigene) e nelle zone colpite da conflitti e nelle aree ecologicamente sensibili.  L’UE, inoltre, con altri strumenti come il Fondo per la Pace attivo dal 2016 è attiva nel territorio colombiano per aiutare e sostenere l’implementazione dell’Accordo di pace firmato nel 2016 tra il governo e il movimento armato guerrigliero delle FARC-EP.

Questi sono solo tre esempi d’intervento dell’UE nei paesi in via di sviluppo attraverso un sostegno diretto ai bilanci nazionali.  Le politiche di cooperazione dell’UE utilizzano anche altri tipi di strumenti finanziari, a volte complementari al sostegno di bilancio come le sovvenzioni (Grants), gli appalti (Tenders), i fondi fiduciari (Trust funds) e la cosiddetta finanza mista (Blended finance). Le complicazioni che sorgono nel stabilire le priorità in politica estera, visto e considerato il grande numero di attori istituzionali che partecipa alla loro elaborazione (Parlamento Europeo, Consiglio, Commissione, Servizio di Azione Esterna, Alto Rappresentante), non hanno impedito di raggiungere importanti risultati in alcuni paesi come Bolivia, Paraguay e Colombia. Nonostante i grandi sforzi molta strada resta ancora da fare per garantire la coerenza delle politiche europee e investire con maggiore determinazione ed efficacia nei programmi nazionali dei paesi in via di sviluppo. Il nuovo Bilancio dell’UE, approvato nel dicembre 2020 e valido fino al 2027, stanzierà importanti risorse spendibili nei paesi in via di sviluppo, e tra questi anche in America Latina.

Luca DI PIETRO

Bibliografia

  • Nazioni Unite 2015. Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
  • Bonaglia, F. & De Luca, V. 2006, La cooperazione internazionale allo sviluppo, Il Mulino edn, , Bologna.
  • European Commission 2020, Budget support Trends and results 2020.

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