Essere un Gaucho

Il termine «Gauchos» si riferisce ai pastori a cavallo addetti alle grandi mandrie di bestiame nella pampa dell’America Meridionale.

Argentina, Uruguay e Brasile in passato sono state le terre predilette per l’espansione della cultura «Gaucha». Lo stato federale più a sud del Brasile, Rio Grande do Sul, è conosciuto anche come «la terra dei Gauchos». La capitale è Porto Alegre e la popolazione è composta prevalentemente da etnie europee, discendenti da immigrati portoghesi, italiani e tedeschi. Questi Cowboy di origine europea arrivarono ad occupare le pianure desolate del continente sud americano già nella prima metà del XVIII secolo. I Gauchos del Brasile nel corso dei secoli si sono differenziati dal resto della popolazione brasiliana in quanto decisero di rifiutare i processi di industrializzazione che coinvolsero l’ex colonia portoghese. Piuttosto, si concentrarono sull’agricoltura e sulla cura del bestiame, valorizzando le loro radici e l’abbondanza di risorse naturali che il Brasile offre. Mentre gli altri colonialisti si muovevano in cerca di terra e opportunità per ingrandire gli affari, le comunità dei Gauchos si insediarono nella pampa e ben presto crearono e svilupparono una propria cultura, che fino ad oggi si tramanda di padre in figlio. Indipendenza Gaúcha Curioso il caso della Repubblica Riograndense, anche nota come Repubblica Piratini (in portoghese, República Rio-Grandense) che fu uno stato separatista dall’Impero brasiliano tra l’11 novembre 1836 e il 1º marzo 1895 in quello che ora è lo Stato brasiliano del Rio Grande «do Sul. Memorabile fu La guerra dos Farrapos o rivoluzione farroupilha, ossia lo scontro che si è consumato sia in Rio Grande do Sul che nella regione di Santa Catarina (e parzialmente in Uruguay) tra la Repubblica Riograndense e l’Impero del Brasile. La guerra fu persa dai separatisti che, nonostante il minuscolo esercito, riuscirono ad infliggere grandi danni all’impero brasiliano. Essere Gaucho Per capire meglio cosa vuol dire essere un Gaucho abbiamo chiesto a Felipe, studente di medicina e cittadino di Porto Alegre, capitale dello stato di Rio Grande, con alle spalle una famiglia di tradizione gaucha. «Tutti i gauchos di Rio Grande che incontrerai ti diranno che prima di sentirsi cittadini brasiliani si sentono Gauchos, il sentimento per la terra, l’amore per la nostra gente e la nostra cultura è fortissimo. I gauchos sono lottatori e la storia lo dimostra ampliamente. Io sono molto orgoglioso di essere Gaucho» ci dice Felipe. Il calcio è lo sport preferito dai brasiliani. la nazionale verdeoro è l’unica al mondo ad aver vinto cinque titoli mondiali. Ed è proprio attraverso il calcio che è possibile capire la differenza tra l’essere cittadino di Rio Grande o di un qualsiasi altro stato brasiliano. Continua Felipe – «Se vieni in Brasile la prima cosa che pensi vedendo una partita di calcio è «Joga Bonito», il giocare bene, con grazia, fare un bel calcio piacevole da vedere. Mentre se vieni al sud dove io vivo, a Rio Grande le cose cambiano. Alle persone del sud non piace questo modo di giocare cosi bello quanto spesso inefficace. Chi gioca a pallone deve «giocare e dare tutto in campo fino alla fine» senza numeri da circo e palleggi inutili. Noi lottiamo, gli altri palleggiano, è questa la differenza calcistica e non solo tra il Sud ed il resto del Brasile»   Ser Gaucho è … -Saber que a nossa Pátria é o Pampa, -Saber que nossa característica é a bravura e não o jeitinho, -Saber que nosso valor é a lisura e não a malandragem, -É ser simples de modos,mas reto de caráter, -É ser franco e direto,nem que isso cause inimizades, -É ser humilde em ambições,mas exagerados em ideais e paixões, -É ser respeitador,fiel a hierarquia funcional e o primeiro a proclamar a igualdade, -É ser batalhador,que não desiste nunca, -É ser um rebelde,que nunca aceita ser dominado, -É ser um bravo,que não foge de uma luta por mais difícil que seja, -O Gaúcho autêntico é um verdadeiro Tradicionalista.  

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