La cultura del Mate arriva nel bel Paese: Il Club del mate Italia intervista a Yurick Balbo

Club del mate Italia.

INTERVISTA AL FONDATORE DEL CLUB DEL MATE ITALIA YURICK BALBO 

Euro Latin Cooperation, che ormai da più di un anno promuove e diffonde la cultura latino americana in Italia e non solo, ha realizzato un’intervista a Yurick Balbo, fondatore del Club Del Mate Italia. Del mate abbiamo già parlato in passato nel nostro articolo «Essere un Gaucho, oggi continueremo a raccontarvi di più sulla sua storia e lo faremo con Yurick, uno dei “massimi esperti del mate” in Italia e fondatore del Club del Mate Italia.

Ciao Yurick, grazie per aver accettato l’intervista, insomma raccontaci, cos’è il mate e quanti tipi di mate esistono?

«Ciao. Grazie a voi per l’attenzione nei confronti del Club. È davvero un onore rispondere alle vostre domande. Inizierei con il dire che la yerba mate è una sola, l’arbusto Ilex Paraguariensis. Sono invece diversi i modi di prepararlo e di interpretarlo a seconda dei Paesi dove è costume e tradizione consumarlo. Innanzitutto ci tengo a precisare che “mate” è inteso il recipiente nel quale viene bevuta la yerba nonché la preparazione finale. La storia del mate è complessa e spesso fonte di diatribe tra i popoli che lo bevono. Il fatto di essere Italiano e appassionato di antropologia ed etnologia mi mette in condizione di poter essere superpartes potendovi quindi fornire una ricostruzione priva di elementi personalistici e antistorici. Per poter spiegare al meglio la diffusione territoriale del mate debbo però fare dei parallelismi usando l’attuale suddivisione geopolitica degli Stati in questione. La yerba mate è nativa delle zone geografiche riconducibili all’attuale Paraguay e dello Stato brasiliano del Paranà, territori del popolo indio Guaranì. Poco dopo la sua scoperta da parte dell’uomo bianco e attraverso varie vicissitudini che vedono come protagonisti le missioni gesuite e i coloni la yerba raggiunge l’l’Argentina e altri Stati del sud del Brasile come Santa Catarina, Rio Grande do Sul. Questo a livello di piantagioni vere e proprie. Mentre come usanza, nonostante la mancanza di piante diviene molto popolare in Uruguay che ha comunque la particolarità di essere il paese con il consumo di yerba procapite più alto del mondo. Altre zone dove è consumato, seppur in maniera minore, Cile, Bolivia, Perú e gli stati brasiliani del Mato Grosso do Sul e Sao Paolo. I diversi modi di prepare il mate sono il mate freddo chiamato tereré, bevanda nazionale del Paraguay nonché patrimonio culturale nazionale sancito quest’anno, consumato così anche nel Mato Grosso do Sul e Sao Paolo. Il mate più comunemente conosciuto, in uso in Argentina e Uruguay, sebbene quest’ultimo utilizzi un tipo di yerba più fine e senza steli di produzione brasiliana. Il chimarrão, un mate tritato in polvere finissima e verde acceso dovuto dalla differente lavorazione e impaxchettamento a fresco e senza stagionatura della yerba, in uso nel profondo sud del Brasile. Poi esiste anche il mate cocido o cha, che viene fatto in infusione come il the. Questo è comune in tutti gli stati prima citati

Quando l’hai provato per la prima volta?

Club del mate Italia
Yurick Balbo – fondatore del Club del mate Italia

«Sono sempre stato curioso sul mate perchè sono cresciuto con un poster che da ragazzino avevo in cameretta raffigurante El Che con in mano una calabaza nella Sierra Maestra. Mi sono sempre chiesto che sapore avesse… 5 anni fa ho avuto la fortuna e il destino di poterlo reperire nel supermercato nel quale lavoro. Ho deciso quindi di provarlo ed è stato amore a prima “cebada”. Da lì ho iniziato ad interessarmi e documentarmi su qualsiasi cosa concernente questo rituale meraviglioso e magico. Con un climax vero e proprio di nozioni e informazioni mi sono creato un background teorico abbastanza vasto e articolato.» 

Cos’è il Club del Mate Italia?

«Il Club del Mate ITALIA è un club virtuale degli amanti del mate in Italia. Tutto nasce dalla mia idea e volontà di confrontarmi con altre persone sul territorio nazionale, italiani e non, in modo da creare una community di, come amo chiamarli, italian mate lovers. Ho subito aperto un piccolo gruppo facebook come forum di “mutuo soccorso” per darsi una mano in merito alla reperibilità di yerba e accessori .Nel frattempo mi sono iscritto nei vari gruppi di sudamericani delle varie città Italiane promuovendo il mio forum. Da lì c’è stato un vero e proprio boom di iscrizioni. Nel frattempo curiosando su instagram ho scoperto molte pagine sul mate con foto meravigliose e mi sono reso conto che non esistevano pagine concernenti il mate in Italia. Così ho aperto l’l’account che un giorno sarebbe diventato il Club del Mate ITALIA per l’appunto. All’inizio postavo le foto che pubblicavano gli iscritti del gruppo facebook e foto fatte da me. Agli albori la pagina aveva un altro nome.Vedendo la rincuorante risposta positiva da parte del popolo di instagram ho chiesto l’affiliazione al Clube do Mate Oficial, il più grande Club (reale) sul mate a livello internazionale che ha sede in Rio Grande do Sul adottando di fatto il nome, il logo e ovviamente la mission che corrispondeva esattamente all’idea che avevo in mente. Piano piano i followers sono iniziati a salire , anche grazie ai post di natura culturale e tecnica oltre che foto meravigliose che mi arrivano a decine in posta diretta ogni giorno . Ad oggi il Club del Mate ITALIA ha superato gli 8000 followers»

«La cosa più bella per me non è tanto il numero quanto la qualità dei followers. Rispondo a una dozzina di messaggi al giorno. Richieste di collaborazioni , informazioni sulla reperibilità di yerba e accessori nelle varie zone del Bel Paese, dritte sulla preparazione e, cosa che mi riempie di gioia e orgoglio, messaggi di incoraggiamento e di ringraziamento da Argentini, Brasiliani, Paraguaiani e Uruguaiani. Per me avere il rispetto e il riconoscimento dai “popoli del mate” è qualcosa che non ha prezzo. Una cosa così sacra, intima, caratterizzante portata avanti da un italiano potrebbe dare fastidio o non essere vista di buon occhio. Invece, al contrario, l’approccio rispettoso e tradizionale che ho interiorizzato nel tempo a quanto pare piace. Una mattina mi è squillato il cellulare.. Ho risposto ed era il dipartimento cultura del Consolato Argentino che voleva complimentarsi per il progetto e ringraziarmi per la delicatezza con la quale tratto la materia e la divulgazione culturale che la pagina sta svolgendo in Italia. Quel giorno tremavo dall’emozione.»

«Per il futuro, oltre alla creazione di merchandising ufficiale (sto per creare le prime t-shirt del Club del Mate ITALIA) il mio più grande sogno è che per festeggiare i 10.000 followers il club da virtuale possa diventare una vera e propria associazione culturale per creare incontri nelle varie città italiane, eventi e raduni. Non solo perché il mate è condivisione ma perché, come dice il motto del club,” facciamo tutti parte di una grande famiglia “. 

In Italia il mate sta diventando popolare?

Club del mate Italia

«Il mate sta diventando popolare ma sicuramente non per merito mio. Gran parte della diffusione dell’avvicinarsi al mate credo sia dovuto in larga parte ai numerosi calciatori sudamericani che giocano in Italia, o altri sportivi e persone dello spettacolo (molti tra l’altro accaniti followers VIP del Club). Anche il Papa viene spesso immortalato con la calabaza in mano. Poi ovviamente ci sono le persone come me che si sono appassionati per altri motivi meno “profani”… Diciamo che per fortuna questo largo bacino di curiosi e amanti del mate prima o poi finiscono per scoprire la pagina e mi scrivono numerosissimi diventando piano piano frequentatori del Club e relazionandosi giornalmente con me per qualsiasi tematica relativa all’argomento. La cosa positiva è che anche coloro che si approcciano con una visione più modaiola del mate finiscono per sensibilizzarsi mutando il loro punto di vista incorporando questa usanza nelle loro vite con la dovuta delicatezza e il giusto rispetto.»

«Infine mi sembra giusto segnalare che in un’antica comunità di Albanesi Italiani della Calabria (chiamati arbereshe) per motivi migratori il mate è usanza dai tempi dell’Unità d’d’Italia. Quindi un po’ di tradizione del mate in Italia esisteva già, seppur in un territorio molto circoscritto.»

Tu che ne hai preparati tanti, come si prepara un mate?

«Riuscire a spiegare per iscritto come si prepara un buon mate è veramente difficile… Invito quindi i lettori più curiosi a visionare i tre diversi video tutorial (Clicca qui per il tutorial del mate, qui per il Terere, qui per il Chimarrao) che ho creato in modo che gli italiani potessero avere una guida in lingua italiana per potersi cimentare in maniera chiara e comprensibile nella preparazione di questa antica infusione.»

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