Argentina sotto l’acqua

Inflazione, svalutazione del peso, polarizzazione del dibattito politico, conflitti sociali: L’Argentina in questo 2018 sta facendo i conti con una crisi di dimensioni mastodontiche.

La sfiducia nella valuta argentina,il pesos, fa tremare non solo la patria di Borges e Maradona ma tutto il Sud America, il dollaro in appena un mese è aumentato di dieci pesos. Mentre gli argentini delle generazioni precedenti (i classe 50,60,70) intentano di rassicurare i giovani alludendo alle crisi peggiori che ha vissuto il paese negli anni precedenti, dall’altro lato dell’oceano gli europei non sembrano comprendere le ragioni di questa, ahimè ennesima, crisi dagli effetti devastanti.

A fine maggio di quest’anno, l’Argentina ha richiesto un prestito al Fondo monetario internazionale; Ieri, il presidente ha annunciato un accordo per richiedere l’anticipo dei fondi necessari, cercando di neutralizzare la sfiducia dei mercati finanziari.

Nel frattempo …

  • Il dollaro è aumentato cinque pesos in una sola mattinata
  • L’INDEC (Istituto nazionale di statistica e censimento) ha indicato una variazione del 3,1% dei prezzi nel mese di luglio, e si stima che toccherà il 4% ad agosto.
  • I professori universitari affrontano una gravissima crisi disoccupazionale, le lezioni spesso non iniziano oppure nel migliore dei casi si svolgono per strada. Gli aumenti salariali restano un miraggio.
  • La Confederazione generale del lavoro ha annunciato uno sciopero generale per il 25 settembre.

Sempre più spesso avvengono indagini della magistratura che coinvolgono personaggi illustri, come imprenditori o politici, che mirano a portare alla luce gravi casi di corruzione. Nonostante le nuove leggi vietino la prescrizione per i casi di corruzione, molti degli imputati riescono a trovare piccoli escamotage per restare protetti (e impuniti). Uno di questi è l’immunità parlamentare, di cui godono i rappresentanti delle cariche pubbliche per accuse che prevedono sanzioni non penali. E’ questo il caso dell’ex presidente Cristina Fernandez de Kirchner, attualmente senatrice della Repubblica e beneficiaria di immunità parlamentare..

Come se questo non bastasse, la tensione tra il Governo e la Chiesa aumenta giorno dopo giorno. In seguito all’ormai famoso rigetto del disegno di legge riguardante l’interruzione volontaria della gravidanza, migliaia di neo battezzati rinunciano a far parte della Chiesa cattolica attraverso l’abiura collettiva. Questa è stata la reazione al rifiuto della Chiesa di riconoscere diritti sociali , ritenuti per le democrazie occidentali, fondamentali. Mi riferisco in particolare al divorzio, al matrimonio paritario, aborto legale sicuro e gratuito.

Ancora una volta, siamo in crisi.
Una crisi devastante, una crisi economica, politica e sociale.
Non è la peggiore crisi, ma questo non ci conforta.
Noi argentini reclamiamo il diritto ad avere un paese normale. Un paese dove i diritti vengano riconosciuti e non negati, un paese senza povertà, con l’istruzione pubblica garantita dallo Stato
Per adesso, continueremo a lottare nel nome della nostra bellissima nazione, l’Argentina.

 

Articolo scritto da : Elisa Bocalandro

Traduzione : Luca Di Pietro

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