Le lettere segrete sulla vicenda Aquarius che non vorresti leggere

 

 

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ROMA, 12 Giugno 2018, 11.13

Caro Regno di Spagna,

Le scrivo per chiarire alcuni punti alla luce di quello che sta succedendo in queste ore a largo delle mie coste dopo che lei, Regno di Spagna, ha dato il via libera alla nave Aquarius di dirigersi al porto di Valencia. Vorrei essere dispiaciuta per quello che sta accadendo ma non posso, perchè ho agito con consapevolezza. Conosco le conseguenze delle mie azioni, e forse questa è la parte peggiore della storia.

Me li immagino quei poveretti a bordo dell’Aquarius, lì ammassati come animali, dopo aver attaversato i deserti africani, i campi di detenzione libici in condizioni disumane, ma ripeto non posso farci niente: dal 2 giugno il mio popolo ha scelto di cambiare, ed ora al controllo delle frontiere e al comando dei servizi di sicurezza mi ritrovo l’estrema destra nazionalista. L’abbiamo conosciuta entrambi nel secolo scorso, combattuta con tutte le nostre forze, respinta e ripudiata. Ora eccola ancora qui, con programmi nuovi e con slogan moderni (#portichiusi) ma con le stesse becere idee dello scorso secolo.

Il problema non sono questi migranti, il problema è mio che non so gestirli, organizzarli in centri di accoglienza e reintegrarli nella società perchè qui l’occasione fa l’uomo ladro. Sono il nuovo business, e le assicuro che ci faccio palate e palate di soldi. La gestione dei rifiuti e le mazzette ormai sono fuori moda, la vera moda oggi è il traffico di esseri umani. Non posso spiegarle la fitta rete di disonestà e malaffare che lega alcuni partiti politici italiani, centri di accoglienza, enti regionali e clan della criminalità organizzata con i migranti perchè non lo capirebbe in quanto non conosce il tessuto sociale e la storia del mio passato corrotto.

Posso dirle in confidenza che i numeri non sono un problema, lo dicono le statistiche, posso accoglierli. Aggiungo inoltre che senza i migranti sarei morta perchè gli italiani hanno smesso di fare figli e sono in piena crisi demografica. Devo farlo, devo lasciarli annegare in mare o morire di fame nelle navi perchè l’ignoranza nel mio paese ha superato di gran lunga il lume della ragione, perchè il razzismo ha sconfitto la solidarietà, ma io non posso farci niente perchè gli Italiani hanno deciso così.

Per questo le chiedo cara Spagna di accogliere la nave Aquarius e le prossime che arriveranno in questa lunga estate. Per concludere, una richiesta ho da farle, per favore non si vanti del bene che fa perchè sulle coste del Marocco a Ceuta e Melilla dove lei divide in due con reti alte decine di metri la legalità e l’illegalità, l’umanità e lo scempio, è complice almeno quanto lo sono io nel Mediterraneo.

Cordiali saluti,

Repubblica Italiana

 


 

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MADRID ,12 Giugno 2018, 15:15

Cara Repubblica Italiana,

 

La ringrazio per aver dedicato del tempo per scriverci ed aggiornarci sulla situazione di queste ore.

Il conflitto che stiamo vivendo è qualcosa che da molti anni è presente nelle coste dell’Europa meridionale. È un problema che giorno dopo giorno assume proporzioni sempre più grandi. La soluzione si troverà attraverso una politica comune europea solo quando si supereranno le incomprensioni tra Nord e Sud Europa.

Capisco perfettamente il problema, ma in Spagna stiamo cambiando il paese perchè la sinistra sta tornando di moda. Per troppo tempo abbiamo avuto un governo i cui unici interessi erano corrompere le istituzioni pubbliche e creare politiche economiche austere che venivano imposte dall’Europa, tutto questo mentre la legge bavaglio proibiva ai cittadini di protestare.

Come è stata sincera, lo sarò anche io. In questo momento in Spagna viviamo tempi convulsi in Parlamento e nella nostra società. E la Spagna ha bisogno di un’immagine forte sulla scena internazionale e nazionale in cui la solidarietà, la condivisione e gli accordi presi in sede europea siano più importanti di annunci politici da campagna elettorale. Per questo mi vedo costretta ad accettare questa nave per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Europa e per provare ancora una volta a credere in questa Unione Europea, i cui i valori fondamentali sono basati sulla solidarietà tra le nostre nazioni.

Saranno 4 giorni di viaggio lunghi per l’Aquarius, perché nel Mediterraneo si sta avvicinando una tempesta. I porti dei nostri comuni e delle nostre regioni sono e saranno sempre aperti ad accogliere i fratelli africani.

Dovrebbe capire se non lo ha già fatto che è ora di cambiare insieme l’Europa, ma non chiudendo i porti e lasciare i più deboli in balia del loro destino. Le consiglio di riflettere sull’argomento.

Le mando un caloroso abbraccio dal Regno di Spagna.

 

 


 

Noi di eurlatincooperation dopo i fatti delle ultime ore abbiamo immaginato uno scambio di lettere tra la Repubblica Italiana e il Regno di Spagna. L’articolo è stato scritto realmente tra Roma e Madrid.

Riteniamo doveroso precisare, almeno per quelli che credono alle fake news, che questa lettera non è reale.

 

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